Duskara e il fascino delle ambientazioni vissute

Nelle ultime settimane, ho dedicato gran parte del mio tempo libero alla seconda stesura di Duskara, un'ambientazione che sento profondamente mia. È un progetto che mi soddisfa, ma che al tempo stesso mi espone a un dubbio paralizzante: interesserà davvero a qualcuno?

Una nuova veste per Duskara

Mi sono chiesto se questa ambientazione potesse funzionare come base per un gioco di ruolo o per una serie di racconti. La risposta è sì, almeno per me. Duskara è diventata il centro di un esperimento creativo: ho iniziato a scrivere un racconto ambientato in questo mondo e l'ho pubblicato su Wattpad. Tuttavia, la realtà delle piattaforme di condivisione di fiction è spietata: il contenuto scompare rapidamente in un mare di altre pubblicazioni. L'assenza di lettori e l'inefficacia di altre vie, come la pubblicazione su Amazon, hanno sollevato una domanda cruciale: perché continuare? Forse, Duskara rimarrà un “vanity project,” qualcosa che scrivo per me stesso.

Le ispirazioni dietro l’ambientazione

Nonostante le difficoltà, sento che Duskara abbia radici solide. Tra le principali ispirazioni ci sono opere come Darkover di Marion Zimmer Bradley e la saga di Pern di Anne McCaffrey. Questi mondi condividono una caratteristica che adoro: un'ecologia profondamente intrecciata con la narrazione. In Pern, ad esempio, i draghi non sono affatto creature magiche, ma lucertole aliene geneticamente modificate, con una loro logica biologica e una connessione telepatica con i cavalieri. Questo tipo di coerenza e integrazione mi ha sempre affascinato.

Il problema del fantasy “generico”

Uno dei problemi principali del fantasy moderno, secondo me, è la tendenza a dare per scontato il contesto. Spesso le ambientazioni si limitano a un “pseudo-medievale con magia,” senza che il mondo diventi un protagonista vero e proprio. Questo porta a un eccesso di “info dumping” e alla costruzione di ambientazioni elaborate che però rimangono separate dalla storia. Mondi come Darkover evitano questa trappola: il pianeta stesso è un personaggio vivo, con un’ecologia unica, risorse limitate e un ambiente che influenza profondamente le vite dei suoi abitanti.

Un mondo vissuto

In Darkover, l’ambiente ostile e la scarsità di risorse plasmano una società pseudo-feudale arricchita da poteri psionici, che fungono da “tecnologia magica.” Questa integrazione è ciò che cerco di raggiungere in Duskara. Voglio che il mio mondo non sia solo uno sfondo, ma un elemento attivo che dialoghi con i personaggi e le loro vicende.

Il futuro di Duskara

Forse Duskara non raggiungerà mai un vasto pubblico, ma continuerò a lavorarci. Questo progetto è un modo per esplorare il potenziale delle ambientazioni vissute, dove ogni dettaglio – dall’ecologia all’impatto culturale – contribuisce a creare un’esperienza immersiva. Anche se dovesse rimanere un prodotto di nicchia, la soddisfazione di aver costruito qualcosa di coerente e unico sarà sufficiente.


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